Il territorio di Pozzolengo venne abitato fin dai tempi preistorici. Infatti ben 60 strumenti in selce riferibili ad una stazione databile fra il mesolitico e l'età del bronzo (conservati nel Museo Archeologico di Desenzano) vennero rinvenuti in tre campi diversi nel 1979 presso l'ex Abbazia di San Vigilio. Sembra che il primo agglomerato di abitazioni sia sorto intorno ad una mansio romana che sorgeva sulla via Gallica. Più tardi un villaggio prese consistenza alla "Palada" intorno al Castelletto sul quale sarebbe sorta la prima fortificazione. Il nucleo si sarebbe poi sviluppato nel luogo ove sorse la Chiesa di San Giuseppe. Pozzolengo, come i paesi limitrofi, fu teatro delle battaglie risorgimentali. A nord, tra Pozzolengo e il Lago di Garda la famosa zona viticola Lugana, dove viene prodotto l'omonimo vino bianco squisito. Ai piedi del "Castello" troviamo i "Mantelli"
Il Castello Si ritiene invece che le prime edificazioni sul Monte Fluno del borgo fortificato (denominato Castello) risalgano a prima dell'anno 1000, per difendere la popolazione dalle scorrerie dei Magiari e degli Ungari. Il primo importante rifacimento del borgo fortificato sul Monte Fluno però risale alla seconda metà del XIII secolo. La trasformazione più cospicua, ascrivibile alla fine del XV- inizi del XVI secolo, è tuttavia rappresentata dall'ampliamento della cinta verso Ovest che fece di Pozzolengo, con quasi mq. 10.000 di superficie, il recinto fortificato più esteso del Garda bresciano e uno dei maggiori dell'intera provincia. Nel 1630 l'Imperatore d'Austria Ferdinando II fece scendere in Italia gli Alemanni, capitanati dal feroce Conte Rambaldo di Collalto. Quei barbari giunsero sotto le mura del castello di Pozzolengo, dove gli abitanti si erano rifugiati. L'assedio durò alcuni giorni e alla fine il coraggio dei pozzolenghesi ebbe la meglio, il nemico viste le perdite e la tenacità dei difensori, abbandonò il colle Fluno e si ritirò. Il Doge Nicolò Contareno con ducale del 14 giugno 1630 lodò la valorosa operazione.
La Chiesa di San Lorenzo Bella ed imponente la Chiesa di San Lorenzo, Parrocchiale del 1510, subì consistenti ampliamenti nel 1740, con la trasformazione a croce latina e l'aggiunta di una cupola centrale: ne risultò una suggestiva costruzione con trentasei colonne cilindriche sorrette da robusti piedistalli di pietra viva e con gli stupendi capitelli corinzi lavorati nelle loro foglie e nelle volute. Al suo interno un pregevole organo "Antegnati" del 1600 ed alcune tele di notevole valore artistico del Brusasorci e del Celesti.
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